Artco
Studio ARTCO opera in un complesso architettonico ricco di fascino e di storia:
-nel 1561, vi si trovavano le peschiere per l'allevamento delle trote dell'adiacente Palazzo Mediceo, fatto costruire da Cosimo I dei Medici su progetto dell’architetto Buontalenti.
-nel 1788, furono costruiti una ferriera e un distendino, proprietà della Magona.
-nel 1847, dopo la demolizione della ferriera, l'inglese Walton edificò la grande segheria tutt'ora conservata, che diventò proprietà Dalgas, poi Pellerano, per essere definitivamente chiusa dopo l’alluvione del 1996.
-nel 1999 l'edificio fu acquistato dalla società Artco per diventare un luogo destinato alla creazione di opere d'arte, dato in comodato d'uso alla Fondazione Arkad per lo sviluppo di attività culturali.
ARTCO è una società italiana a responsabilità limitata, creata nel 1998 da Cynthia Sah e Nicolas Bertoux per produrre sculture e opere monumentali realizzate da loro stessi o con la collaborazione di altri laboratori.
La ditta possiede lo Studio Artco, un edificio storico preindustriale che si trova a Seravezza in Toscana, luogo storico in cui è stato tagliato per la prima volta al mondo un blocco di marmo con mezzi meccanici.
Recentemente il complesso è stato ristrutturato per essere usato come studio di scultura.
Diversi lavori di ristrutturazione sono stati fatti per recuperare lo stabile e renderlo usufruibile nella sua interezza.
Una prima ristrutturazione riguardò la realizzazione nel seminterrato della galleria espositiva ultimata nel 2002.
Una seconda fase di ristrutturazione iniziata nel giugno 2008 si pone come obiettivo il consolidamento generale della struttura: il progetto di recupero coinvolse il laboratorio e le abitazioni.
Nel laboratorio fu ristrutturato il tetto, conservando le travi e le capriate storiche dell'edificio, dove al centro è stata creata una lunga vetrata per favorirne l'entrata della luce naturale al suo interno. E' stato inoltre costruito un soppalco da utilizzare come spazio per il disegno e uso foresteria. Gli uffici di amministrazione sono stati rinnovati e dotati di una sala riunione collegata agli spazi lavorativi ed espositivi e, in seguito, sono stati realizzati i servizi, gli spogliatoi e due appartamenti.
Per la terza fase, riguardante la finitura, saranno necessari nuovi finanziamenti.
A fianco del laboratorio saranno completati gli "studi" destinati alla lavorazione di opere piccole in materiali specifici; come gesso, legno, metallo o pittura e un montacarichi che permette lo spostamento delle sculture nella galleria espositiva. Il primo piano ospiterà una sala di disegno e progettazione e un locale adibito ad archivio e biblioteca. Tre camere indipendenti con sala pranzo comune saranno realizzate per ospitare artisti e studenti in residenza durante la realizzazione dei loro progetti, la loro formazione e la partecipazione agli eventi.
La galleria espositiva dello studio Artco si sviluppa nel seminterrato, lungo il fiume Vezza, per una lunghezza di circa 100 m. È suddivisa in tre gallerie con volte a botte di 4 m di altezza, una sala con volta a crociera e diverse cantine. Un montacarichi destinato al trasferimento delle sculture la collega allo spazio del laboratorio soprastante.
I suggestivi ambienti della Galleria sono destinati all'allestimento di mostre, allo svolgimento di incontri, eventi culturali e artistici e a corsi di formazione.
In questa parte dell'edificio sono ancora visibili, le antiche peschiere, le gore e le turbine idrauliche a testimonianza della sua attività passata prima di peschiere poi di ferriera.
La Galleria è stata recentemente ristrutturata grazie al sostegno finanziario del Programma Leader del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. (FEDER)
La vasta area del laboratorio dello Studio Artco copre una superficie di 750 m2 per 11m di altezza ed è particolarmente adatta alla realizzazione di opere monumentali.
Lo spazio interno del laboratorio è in diretto collegamento con la galleria espositiva sottostante grazie ad un montacarichi che permette lo spostamento di sculture.
Il laboratorio è dotato di un carroponte e un carrello trasbordatore, ed è anche in diretto contatto con il piazzale dello studio Artco, una vasta area adebita alla manutenzione e stoccaggio, dotata di gru per lo spostamento dei marmi e delle opere.
All'interno del laboratorio si trovano machine automatiche (fresa) e a controllo numerico (filo sagomatore) aspiratori industriali, filtri per la marmettola, aria compressa e altre machine necessarie per la lavorazione del marmo, del legno e del metallo (trapano, tornio, carotatrice, saldatrice…)
Una grande vetrata perimetrica costeggia tutta la lunghezza del capannone, permettendo così un'illuminazione naturale del luogo, indispensabile per la lavorazione artistica.
La Fondazione ARKAD è ospitata dallo Studio ARTCO in un complesso architettonico ricco di fascino e di storia, che si sviluppa in quattro gruppi di costruzioni:
- il grande laboratorio destinato alla lavorazione artistica di opere monumentali;
- gli studi, al lato del laboratorio, riservati alla realizzazione di opere di piccole dimensioni;
- tre appartamenti che ospitano artisti in soggiorno-lavoro presso la Fondazione;
- un appartamento privato;
- la sala riunioni, che ospita una raccolta di libri, riviste specializzate e cataloghi d’arte;
- gli uffici, al piano terra, con le segreterie amministrative di ARTCO e della Fondazione ARKAD;
- la galleria espositiva, lungo il fiume al piano seminterrato, composta di diversi spazi e destinata a mostre, eventi culturali e artistici.
Il complesso di edifici comprende infine due spazi esterni: un piazzale dotato di gru per la movimentazione dei blocchi di marmo sul lato verso mare e un giardino sul lato monti.
Come arrivare
ARTCO è raggiungibile con:
Auto: dall'autostrada A12, uscita casello Versilia, prendere la via G.B. Vico in direzione di Forte dei Marmi, poi a destra la strada provinciale SP 68 e di seguito la SP 9 che sale sulle Apuane in direzione Castelnuovo Garfagnana. Troverete ARTCO all’uscita di Seravezza, sulla vostra sinistra, di fronte al Palazzo Mediceo.
Treno: prendendo la linea Pisa-Genova, fermata Forte dei Marmi-Seravezza-Querceta. Taxi o autobus fino a Seravezza.
Aereo: aeroporto Galileo Galilei di Pisa, navetta Mover dall’aeroporto alla stazione di Pisa o noleggio auto, superstrada FiPiLi e autostrada A12 verso Genova, uscita Versilia (circa 30 minute fino a Seravezza) oppure: aeroporto Firenze Peretola, navetta dall’aeroporto alla stazione Centrale di Firenze SMN o noleggio auto, prendere l’autostrada A11 poi A12 verso Genova (circa 1 ora fino a Seravezza).
Artco opera in un edificio di sua proprietà, ubicato nella città di Seravezza, in Provincia di Lucca (Toscana), ed è situata tra le pendici delle Alpi Apuane e la pianura della Versilia, vicino alle città di Pisa, Viareggio, Lucca, Carrara e Pietrasanta.
Questo fabbricato fa parte del Polo Mediceo, un complesso architettonico costituito da quattro edifici di origine rinascimentale: il Palazzo Mediceo, la Cappella, le ex Scuderie (oggi sala di spettacoli) e lo studio Artco, dove la Fondazione Arkad svolge la sua attività dal 1999.
Il complesso è adesso un importante centro culturale che si pone l'obiettivo di promuovere l'arte moderna e contemporanea.
Il Palazzo è stato recentemente riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità.
La città di Seravezza è un comune della provincia di Lucca, in Toscana. L'economia locale si basa prevalentemente sull'estrazione, la lavorazione e il commercio del marmo, grazie alla presenza di ricchi giacimenti marmiferi e numerose cave di marmo presenti nel territorio.
La nascita e il consolidamento del borgo di Seravezza avvennero in epoca medievale, ma soltanto durante il XVI secolo, quando Seravezza fu sottoposta alla giurisdizione della città di Firenze, iniziò la fiorente attività di estrazione e lavorazione del marmo presente nelle montagne vicine. In quel periodo, molti scultori in cerca del cosiddetto "bianco statuario" giunsero nella cittadina, tra cui il celebre Michelangelo Buonarroti (1475-1564), che durante la sua triennale permanenza fece costruire una strada totalmente in marmo che collegava le cave al mare.
La dominazione fiorentina si protrasse fino all'inizio del Settecento, quando ai Granduchi de' Medici successero i Duchi di Lorena. In quel periodo l'attività marmifera subì una battuta d'arresto per poi riprendersi e accrescersi notevolmente all'inizio dell'Ottocento, quando nacquero anche le prime industrie per la lavorazione industriale del materiale marmifero.
Dal 1991 Seravezza è divenuta la porta d'accesso per il Parco Regionale delle Alpi Apuane, parco nato con lo scopo di tutelare le montagne e gestire l’estrazione del marmo tra le province di Lucca e Massa Carrara.
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